Città di Fratta Polesine

Libri d'archivio


La biblioteca legale d'ufficio, nata contestualmente all'archivio, recentemente recuperata, consta di circa 2.000 volumi che coprono l'arco temporale che va dalla dominazione francese alla Repubblica Italiana. è costituita da raccolte normative, testi giuridici e manuali tecnico-amministrativi acquisiti dall'Ente a supporto dell'attività amministrativa e collocati, a conclusione del loro utilizzo, al pianterreno dell'edificio comunale, in contiguità con la documentazione archivistica. Rappresentano una memoria scritta sinergica a quella documentaria, che favorisce la conoscenza del contesto istituzionale e normativo nel quale ebbero origine i do cumenti rivestendo, a tal fine, un grande spessore culturale.

La raccolta più antica è il Bollettino delle leggi del Regno d'Italia dal 1802 al 1812.

La prima notizia dei libri d'archivio si riscontra nel verbale di passaggio delle consegne tra i vecchi e i nuovi deputati del Comune di Fratta del 1827 nel quale si elenca, tra gli atti d'archivio, anche 12 fascicoli di stampe pubblicate, patenti sovrane, il Bollettino delle leggi del cessato regime italiano in 24 tomi; n. 57 tomi della Biblioteca italiana; il Codice civile austriaco; il Codice penale austriaco; il Regolamento generale del processo civile. Notizie sulla consistenza di questi fondi sono presenti in tutti gli inventari successivi conservati.

Durante il Regno Lombardo- Veneto era obbligatorio il Bollettino delle leggi e degli atti di Governo e il Bollettino provinciale e rilegarli per una migliore conservazione. Con l'Unità d'Italia le spese per l'abbonamento alla raccolta ufficiale degli atti di Governo diventano obbligatorie.

Nella Guida amministrativa ossia commentario della legge comunale e provinciale del 20 marzo 1865 e del relativo regolamento con l'aggiunta di moduli e formulari ad uso delle Amministrazioni Comunali pubblicata da Carlo Astengo nel 1865 sono elencati i trattati di diritto amministrativo, manuali, dizionari e formulari che ogni Comune dovrebbe possedere perchè «il Consiglio Comunale che desidera che l'andamento dei servizi cammini il più rettamente possibile, non sarà mai quello che censurerà la Giunta per avere provveduto l'archivio del Comune dei libri che saranno ravvisati utili al più facile disbrigo di tale servizio».

Nella seduta del 21 novembre 1922 la Giunta Municipale, su proposta dell'assessore alle Finanze, valuta la vendita della raccolta completa delle leggi e degli editti del Governo austriaco nel Lombardo-Veneto (dal 18491859 compresi) e la raccolta delle leggi della Repubblica Cisalpina e del Regno napoleonico d'Italia dal 1803 al 1812 motivando che «le due collane sono benissimo conservate e rilegate. Possono essere utilissime ad una biblioteca in un centro di alta cultura ma sono assolutamente inutili qui, dove solo ingombrano una scansia».

All'unanimità la Giunta Municipale «autorizza l'assessore a raccogliere elementi per una accurata proposta» che fortunatamente non ha avuto seguito.












Visualizza l'elenco dei periodicie dei libri d'archivio 

torna all'inizio del contenuto